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Consigli pratici per professionisti della voce al tempo del COVID-19

In seguito alla diffusione pandemica del virus Sars-CoV-2, in Italia da Marzo 2020 sono state istituite severe misure di isolamento, distanziamento sociale e protezione individuale per limitare l’alto rischio di contagio nella popolazione.

Il nuovo coronavirus, infatti, diffondendosi facilmente da persona a persona per mezzo di aerosol e droplets, e potendo causare nei pazienti a rischio conseguenze fatali, ha richiesto ad ogni cittadino importanti modifiche delle abitudini quotidiane e lavorative: isolamento, DAD, Smart Working e mascherine sono tutt’ora tra i simboli e le parole chiave del periodo di emergenza ancora in corso.  

Tutto ciò ha comportato cambiamenti a livello sociale, lavorativo, economico, psicologico e comunicativo. Dalle “barriere” fisiche che sono state messe tra noi e l’altro, in primis isolamento, distanziamento, mascherine facciali e possibilità di contatto mediato dal filtro dei dispositivi elettronici utilizzati per chiamate e videochiamate, sono derivate nuove modalità comunicative e con esse nuovi problemi e sfide nella gestione della voce per i professionisti che ne fanno uso quotidiano: insegnanti, cantanti, attori, doppiatori, avvocati, giornalisti, speakers radiofonici, medici, personale sanitario, impiegati addetti al pubblico, etc. 

L’importanza della voce.

Al di là dell’importante funzione comunicativa che ha per accompagnare il canale verbale, essendo la modalità più semplice da trasmettere, la voce rappresenta l’espressione dei nostri pensieri che diventano suono: è la componente acustica del linguaggio, nonché forma di comunicazione primaria e primitiva dello stato fisico, delle emozioni e uno dei principali elementi che caratterizza ed esprime l’identità personale di ognuno di noi. 

Soprattutto per coloro che fanno della voce lo strumento principale della loro comunicazione in ambito lavorativo ed artistico, qualsiasi alterazione può essere non solo limitante professionalmente, ma una vera e propria fonte di stress e preoccupazione, favorendo una sensazione di sfiducia, inadeguatezza e di incertezza dovuti allo scarso controllo di un mezzo così potente, prezioso e familiare, quale è la loro voce. 

Consigli.

Tra i consigli più efficaci per evitare che lo smart working possa essere causa di problematiche vocali o che possa contribuire a peggiorare un quadro patologico già esistente, vi sono diverse soluzioni: 

  1. Dedicare del tempo a inizio e fine giornata ad adeguato riscaldamento e defaticamento vocale 
  2. Bere molta acqua durante il giorno, possibilmente a piccoli sorsi ed in modo costante 
  3. Parlare più lentamente del solito 
  4. Articolare e scandire al meglio le parole ed esagerando i movimenti della bocca 
  5. Aiutarsi, quando possibile, con gesti e movimenti corporei per rinforzare il contenuto dell’eloquio 
  6. Se si indossano cuffie, tenere possibilmente un orecchio scoperto in modo tale da avere un feedback immediato e veritiero sulla nostra modalità comunicativa 
  7. Se si utilizza il microfono, posizionarlo correttamente vicino al viso 
  8. Assumere posizioni comode e posture corrette durante la conversazione 

Il tutto ha la finalità di avere uno strumento pronto per affrontare le difficoltà che distanza, rete internet, videochiamate, cuffie e microfoni ci pongono quotidianamente, permettendoci di essere adeguatamente compresi dai nostri interlocutori in modo sicuro ed efficace, senza sovraccaricare la nostra voce ed il nostro corpo. 

In conclusione si può evincere quanto sia importante per i professionisti della voce avere a disposizione una rete di specialisti quali logopedista, foniatra e psicologo, pronti ad intervenire sia in prevenzione che in caso dell’insorgenza di problemi vocali, in modo tale da garantire il massimo benessere possibile a 360°.  

Dott. ssa Eleonora Zarroli 
logopedista e vocologa artistica

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